La colonizzazione dell’Italia

La finanza amichevole

Oramai da molto tempo, nella mia mente ha preso forma un’ipotesi su quello che poteva essere il futuro del paese Italia, in considerazione di una regressione costante e inesorabile.
Prima fase:
In questi ultimi quindici anni, abbiamo assistito alla colonizzazione demografica del nostro Paese, da parte di popolazioni che venivano soprattutto dal nord Africa e dall’Europa dell’est. Persone che cercavano una soluzione alla difficile condizione sociale che vivevano nel proprio paese, venivano in Italia alla ricerca di un lavoro e di un possibile miglioramento della propria qualità di vita.
Il Flusso di stranieri in prima battuta è stato assecondato e a molti di loro ha portato lavoro e una sistemazione. Le attività che queste persone sono venute a svolgere sono quelle che gli italiani, con un tenore di vita apparentemente migliore, non volevano più effettuare.
Le nuove generazioni sono state indirizzate agli studi, con una considerevole percentuale in aumento delle iscrizioni universitarie, a scapito della formazione sul lavoro e dell’imparare un mestiere.
Dopo questa prima fase e con una crisi economica in rapida crescita, a partire dai primi anni 2000, anche il flusso degli immigrati, quelli che avevano voglia di lavorare e di crearsi un futuro, è diminuito. Anzi molti di loro, specialmente quelli provenienti da alcuni paesi dell’Europa dell’est, sono tornati nella loro patria, dove avevano maggiori possibilità che in Italia.
Intanto la disoccupazione nel nostro Paese continua a aumentare, anche i giovani volenterosi e disposti a effettuare qualsiasi tipo di lavoro hanno trovato la strada sbarrata.
Molti di quei lavori che durante la prima fase del flusso di immigrati erano stati in parte snobbati, perché considerati poco qualificanti, oggi non sono più disponibili, in quanto già occupati da chi in passato si è adattato e a tutt’oggi lavora.
Ci troviamo con una generazione di giovani mantenuta dai risparmi accantonati dai nonni e genitori, tutto ciò distrugge ricchezza senza costruirne di nuova. Quanto potrà durare?
Seconda fase:
Dopo la colonizzazione demografica, descritta sopra, adesso siamo nella fase della colonizzazione economica.
La lunga recessione ha portato alla vendita di parte del patrimonio privato e statale, ma chi sono gli acquirenti? Sono privati e imprenditori di quei Paesi (Russia, Cina, Paesi Arabi legati al petrolio, per citare i principali), che hanno disponibilità economiche importanti e che vengono per acquistare quello che di bello o di produttivo siamo costretti a vendere.
Tutto ciò, purtroppo ampiamente previsto a suo tempo, dovrebbe farci riflettere su cosa riserva il futuro agli italiani: proseguendo su questa strada, diventeremo ospiti in casa nostra.
Spero di non sbagliarmi confidando nell’estro e nelle capacità di molti di noi, certo è che se le regole non cambieranno i risultati non potranno essere diversi.
Il sistema dello sperpero di denaro pubblico e della mancanza di una pianificazione economica ha portato a questo, non possiamo far altro che dare la colpa a noi stessi. Ce la siamo cercata…
Potremmo essere un Paradiso, siamo in Purgatorio, speriamo di non diventare un Inferno.

“C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.”
Henry Ford

Rendiamo la finanza amichevole.

Il podcast: